martedì 16 agosto 2011

Battle Royale, Koushun Takami & Masayuki Taguchi

Genere: Seinen
Storia: Koushun Takami
Disegni: Masayuki Taguchi
Edito Planet Manga (Panini)
Serie conclusa nel 2005 ma facilmente reperibile.

Cos’è Battle Royale?

Il gioco più crudele della storia
Sono 42 ragazzi della terza B di un istituto giapponese, divisi tra 21 ragazzi e 21 ragazze, che un giorno vengono portati su un’isola per partecipare al Program. Il Program, indetto dalla Repubblica della Grande Asia, totalitarismo immaginario, consiste nel “gioco più crudele della storia”. Ogni anno una terza media (età 15 anni) viene selezionata per il gioco.
Forniti di uno zainetto contenente viveri, acqua e un’arma a caso (andiamo dalla forchetta al mitra), i 42 ragazzi con un collare al collo vengono liberati nell’isola, missione: uccidersi a vicenda, finchè ne resterà uno solo. Vie di fuga interdette, stretta sorveglianza dei governativi, collari dotati di sistemi di intercettazione, cimici trasmittenti e dispositivo auto-esplosivo azionato automaticamente in caso il ragazzo si trovi nelle aree vietate, cambiate a rotazione e puntualmente segnalate della altoparlanti. A fine giornata il resoconto dei morti.

Impressioni
Dunque, questo manga lo sto leggendo su itascan.info per totale mancanza di fondi e voglia di comprare i vari numeri, anche perché ora mi sto dedicando a recuperare tutti i manga Urasawa, su cui la simpatica Panini marcia sempre su a furia di volumi di Monster (capolavoro assoluto) e Happy! Da 12 euri e rotti.
Ochèi non avere il volumetto in 3D davanti mi rode un po’.. ma devo ammettere che anche così è molto piacevole, la qualità delle scan è molto buona e i commenti dei ragazzi del sito simpatici da leggere.
Dunque, parlando della qualità delle tavole il disegno mi sembra veramente ben fatto, particolareggiato, le espressioni dei personaggi curate in ogni gamma di emozione fino alla perfetta resa della totale follia delirante in un trionfo di tratti somatici stravolti e lacrime. Anche le scene più violente sono rese magistralmente.. questo seinen pullula (come potrete bene immaginare o avrete visto o avrete sentito dire) di decapitazioni, teste bucherellate da colpi di arma da fuoco, sgozzamenti e chi più ne ha più ne metta. Anche in queste situazioni è possibile riscontare una minuzia di dettagli quasi “troppo” per gli stomaci sensibili come il mio (sì, mettere Battle Royale dopo American Psycho è una roba geniale ora che ci penso..).

La tensione narrativa è inevitabilmente alta, sebbene a mio parere Urasawa in Monster sia riuscito a creare 3 volte più tensione senza tingere di rosso ogni pagina. Gli sviluppi della vicenda del tutto inaspettati.. momento prima i due amici si abbracciano, pensano che tutto stia per andare per il meglio.. momento dopo ba-bum tarattarrattaratara, pace all’anima loro. Non è un manga piatto che ti vien voglia di scagliare dopo tre minuti, caso mai ti fa venir voglia di scagliarlo per i suoi contenuti, perché finisci inevitabilmente con l’affezionarti a personaggi che vengono puntualmente brutalmente fatti fuori. E che cacchio.

I personaggi sono caratterizzati veramente bene, sia i principali che i secondari (sebbene tutti siano protagonisti della Battle Royale). Presto ci si fa un’idea delle varie personalità e si arriva a stabilire il proprio personaggio preferito. L’incipit è affidato a Shuya Nanahara e quindi l’avventura maggiormente seguita è quella di Shuya e dei suoi compagni Shogo e Noriko, il fronte dei buoni che cerca di convertire i compagni alla non-violenza (anche se Shogo.. beh non devo dir troppo o racconto tutto). Ovviamente ogni studente ha la sua strategia: c’è chi viaggia da solo, chi in compagnia, chi non vuole far parte del gioco e chi c’è dentro totalmente, facendone quasi un divertimento. Anche i caratteri sono diversi, dai più eroici ai paurosi un po’ rincoglioniti ai folli colanti muco.
Sicuramente i più temibili sono Kazuo (che non viene scalfito da NNNULLA) e Mitsuko (che è una vacca).

Questo manga è interessante, ti prende e vuoi sapere assolutamente cosa succederà dopo. In un certo senso sono arrivata a chiedermi perché possa piacermi una cosa del genere – macabro susseguirsi di omicidi – ma abbia mal sopportato American Psycho. Qui la violenza la “vedi” nei disegni superbi di Taguchi, eppure non è come leggere descrizioni che fanno accapponare la pelle. Ma perché?
Perché ci piacciono cose come Battle Royale?
Bella domanda.
Appena finito il manga comprerò l'omonimo romanzo di Takami da cui è tratto, ma penso sarà molto meno incisivo. Senza quei disegni tutto perde qualità. Continuo a insistere sullo stesso punto ma ogni tavola è un piccolo capolavoro, gli sguardi e le emozioni non potevano essere meglio rappresentati.
Spettacolari i disegni da due pagine.

Anche in questo caso che dire, lo consiglio? Certo, ma solo a chi ama questo tipo di manga (sì, che l'avrà già letto di sicuro -___-), vuole una storia coinvolgente, cruda, violenta ma che da spazio anche a emozioni e sentimenti. 
Sì, forse non è la lettura più consigliata prima d'andare a dormire.
Sì, la prima volta l'ho letto prima di andare a dormire. |:

Look out for the blablabla

Canzone di oggi: Soul Meets Body - Death Cab For Cutie
da Plans (2005) [e non guardate a Pitchfork o Rolling Stone o tutti quei dementi di critici italiani che modellano le loro idee su quelle dei colleghi angloamericani, quest'album è bello]
http://www.youtube.com/watch?v=pEVS1KY-exY