Ho un po' di influenza, sono stata a casa stasera. Ho mangiato polpo con patate e visto la prima nevicata dell'anno, abbastanza decente da lasciare una lieve spolverata bianca sul record in giardino. Che fare? Giocava la Juve, ma non avevo molta voglia di calcio (vittoria, comunque :D). Guardiamo un film.
Non chiedetemi come nè perchè, ma stasera mi sono ritrovata a vedere Salò o le 120 giornate di Sodoma. Uno di quei film su cui c'è sempre talmente tanto blablablah in ballo da incuriosire un po' tutti, no? Qualche tempo fa sono capitata su una sorta di classifica dei film più inquietanti della storia del cinema, e tra Freaks e varie, il made in Italy si faceva valere con Pasolini e Salò. L'ho cercato su YouTube ed ecco comparire il film completo delle sue due pesanti orette: http://www.youtube.com/watch?v=50P24ccrdSM .
Non so quanto ci si possa tenere a vedere un film simile, ma solo ora mi rendo conto che è veramente un gran spreco di tempo. La trama è stra-nota, questi quattro sadici fascisti, simbolo dei più importanti poteri statali, si rinchiudono in una villa enorme con 18 giovani rapiti, metà ragazzi e metà ragazze, e danno fondo alle loro perversioni. La narrazione è divisa in quattro "capitoli" da mezz'ora l'uno, incentrati sull'argomento principale delle perversioni rappresentate e i contenuti si rifanno in parte all'opera di De Sade. La giornata inizia con i racconti di tre prostitute d'aldo bordo (insomma, escort vintage) che ci delizieranno con ricordi d'infanzia e di clienti particolarmente esigenti. Sulla scia del racconto delle inquietantissime prosti (una con lo stesso cognome della mia prof di latino del liceo, fatto ancor più inquietante) i quattro compagnoni ci daranno dentro a modo loro, provocandosi piacere e provocandoci conati di vomito.
Diciamo che Pasolini c'è andato giù abbastanza pesante, certe scene sono agghiaccianti, esagerate, bisogna pensare intensamente "è un film, è un film, è un film, è finto", oppure "è cioccolato, è cioccolato, è cioccolato" per riuscire a vederlo fino alla fine. E ne vale la pena? Ma proprio no. Il classico film considerato una specie di capolavoro, ma che non vedreste mai, non consigliereste mai e non riguardereste mai più. Pasolini avrà pur voluto usare il sesso, la lunga lista di perversioni e i personaggi, come metafora della società malata e le solite storie da intellettuale, ma nel farlo si spinge molto oltre, cadendo in una volgarità talvolta puramente ironica ma pur sempre pesante e quasi banale. Dopo un po' quel che vedete non vi fa nè caldo nè freddo, il film si trascina verso il finale e ci si annoia.
Queste due ore di sadomasochismo, coprofagia, sadismo e chi più ne ha più ne metta, non mi hanno lasciato assolutamente nulla, nessuna riflessione profonda sulle dinamiche del potere, nessuna voglia di pensare più di tanto a quel che ho visto per trarne conclusioni.
Insomma, il messaggio è chiaro, condivisibile o meno che sia, si deduce chiaramente come Pasolini voglia denunciare i soprusi del potere e della sottomissione, in maniera forte e decisa, prendendo e sconvolgendo la natura.. il problema è che in queste due ore, il messaggio pare quasi un contorno al niente.
La cosa più inquietante è che i quattro protagonisti sembrano quasi reali. D:
P.s chiaramente ci sarà chi è in totale disaccordo con le mie opinioni. Diciamo che ho visto il film per quello che è, un "film", da spettatrice media senza grandi pretese. In caso voi siate sofisticati conoscitori di cinema, deridete pure le mie ignoranti idee. Quindi peace.
lookoufortheblablablah