Scritto nel 2004.
Pubblicato in Italia nel 2008 da Einaudi.
Ci ho messo del tempo, ma a poco a poco ho costruito una sorta di mondo mio, di questo sono convinta. Quando sono da sola in quel mio mondo, in una certa misura mi sento tranquilla. Però il fatto stesso che sia stato necessario costruirmi questo mondo, è la prova che ero una persona debole, che venivo ferita facilmente. Inoltre questo mio mondo, visto dal resto della società, è qualcosa di insufficiente, di precario. Come una casa di cartone, che alla prima folata di vento viene spazzata via..
Ho appena terminato la lettura di After Dark, di Murakami Haruki, quindi tutte le considerazioni che farò ora saranno molto immediate. Finita quell'ultima pagina 178 ho alzato la testa e ho pronunciato un eloquentissimo "MAH". Si tratta del secondo libro che leggo di questo autore, dopo Norwegian Wood, e se già il primo libro mi ha dato l'idea che la trama non sia proprio il punto forte nella narrazione, con questo secondo le mie ipotesi hanno trovato conferma.
E' tutto molto bello e rilassante, a partire dall'impostazione narrativa. Il lettore è una specie di telecamera guidata dal narratore, Murakami ci dice dove siamo, ci presenta la scena in atto e ci parla come fossimo tutti lì, accomunati nello spiare i suoi personaggi. La narrazione è scandita da dei piccoli orologi disegnati all'inizio dei capitoli, in modo che vada di pari passo con il sorgere dell'alba e ci accompagni per tutta la notte (After Dark, appunto). Il tutto è molto, come dire, elegante? Sì, penso che sia un genere di scrittura molto "elegante" il suo, che si rispecchia poi nei suoi personaggi.
Dei personaggi ne sappiam poco e nulla, hanno solo una precisa funzione dall'interno della vicenda e quel che dobbiamo sapere, lo scopriamo dai loro stessi racconti (il che mi piace sempre molto). Troviamo quindi Mari, una diciannovenne che ha deciso di passarsi la nottata via da casa a leggere in un bar, Takahashi, un giovane jazzista fuori tutta notte per le prove con il suo gruppo, le varie donne che lavorano in un love hotel, l'impiegato Shirakawa ed Eri, la sorella di Mari, che due mesi prima ha deciso letteralmente di andarsene "in letargo" e che da quel momento non riemerge dal sonno se non per brevi momenti (improbabile, ma tutto sommato quella di andare in letargo mi pare un'ottima idea).
Non sto a spiegare come tutti questi personaggi siano legati fra di loro, andrei a rivelare quel poco di trama contenuto nel libro e non mi vorreste bene, in caso decidiate di leggerlo.
Le mie considerazioni si limiteranno quindi ai pregi e difetti da me riscontrati, anche se suona un po' tipo elenco della spesa. No, non verrà un elenco della spesa. Penso.
Beh, perchè leggere After Dark?
E' carino, poco impegnativo e molto veloce nella lettura. Lo stile è piacevole e alcuni spunti possono anche essere interessanti, quando non si cade nel troppo macchinoso e astruso che mi sa un po' di "gnègnègnè" (capito?). Per fare i libri un po' complessati, i libri che vanno. La traduzione è direttamente dal giapponese, il che è sempre un'ottima cosa.
Why not?
Dunque, innanzitutto Einaudi ci propone un'edizione Super ET da 11 euro. 11 euro per 178 pagine, senza introduzioni, senza postfazioni, senza una bella cippazza di nulla. Qualche euro in meno non sarebbe stato male.. o meglio: non sarebbe male fosse la Feltrinelli a pubblicare Murakami, ma questo non c'entra niente. Ad ogni modo, come ho già detto, se cercate un libro con una bella trama che porti a qualcosa, After Dark non fa per voi. La conclusione è sfumatissima, sembra quasi che Murakami abbia iniziato una serie di storie pensando ad un libro da 300 pagine e poi l'abbia concluso improvvisamente 100 pagine prima mettendoci un finale che massì, non dispiace a nessuno, ma lascia tutti perplessi. Appunto: MAH.
Ma sinceramente non posso neanche esprimere chissà che opinione, è il secondo libro che leggo di questo autore e neanche il primo mi aveva proprio entusiasmata. Probabilmente non fa per me, ma tenterò comunque con Dance Dance Dance e 1Q84 (quando quest'ultimo uscirà in un'edizione un po' più economica, mannaggia).
look out for the bla bla blah
Ascoltatevi Human Error, We Were Promised Jetpacks.
da In the Pit of the Stomach (2011). Pauer.